Ecco una breve storia dell’albero di Natale: in Italia il primo sarebbe apparso nel 1855 presso la scuola evangelica maschile di Torino per poi diffondersi nelle chiese protestanti delle Valli Valdesi e, sul finire dell’Ottocento, giungere al Quirinale grazie alla Regina Margherita (che aveva al suo servizio delle istitutrici valdesi). In Francia fu la principessa Elena di Mecklenburg a introdurre l’albero di Natale a Parigi nel 1840; e l’uso domestico di alberi decorati con rose di carta, dolciumi, mele e biscotti è attestato a Strasburgo a partire dal 1604 (usanza poi diffusa in Germania, Inghilterra e Stati Uniti). Più antica ancora è la notizia di un grande abete eretto sulla piazza del Municipio di Tallinn nel 1441, dove ragazzi e ragazze ballavano in cerca di un compagno per il futuro.
L’uso di decorare per Natale l’abete bianco o quello rosso era però già noto nei paesi scandinavi e germanici in occasione del solstizio d’inverno: nel Medioevo ci si recava nel bosco a tagliare un abete -albero sacro a Odino- che veniva poi decorato in casa con ghirlande, candele, uova dipinte e dolciumi e attorno al quale si trascorreva la notte di festa.
Nei paesi mediterranei l’abete natalizio giunse molto tardi, (anche se forse era presente in epoca barbarica e scomparso con l’affermarsi del Cristianesimo) ma divenne presto celebre come simbolo della nascita di Cristo… dopotutto i Romani decoravano le proprie case con rami di pino alle calende di gennaio e si appendevano agli alberi ornamenti di metallo che rappresentavano il dio Saturno, o le divinità protettrici della famiglia, nel corso dei Saturnalia. Non vi ricorda il nostro albero di Natale?
Il successo di questo simbolo pagano in una festa cristiana si spiega con la sua simbologia diffusa: l’abete bianco era sacro ad Artemide, protettrice delle nascite, e simbolo della rinascita del nuovo anno; nel calendario celtico l’abete era consacrato al giorno della nascita del Fanciullo divino che seguiva al solstizio d’inverno e, fin dall’antico Egitto, esso era l’albero della Natività sotto cui nacque il dio Biblos (il futuro Osiride).
Che sia un pino o un abete, la particolarità dell’albero di Natale è essere una conifera sempreverde: il suo non ingiallire mai era segno d’immortalità… quale miglior augurio per la nascita di un dio?

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