Nel post precedente, dedicato ad alcune piante simboliche del Natale non abbiamo citato il primo albero che viene in mente quando si pensa a questo periodo: il pino! La tradizione di decorare alberi verdi durante il solstizio d’inverno risale almeno alle civiltà egizia e romana perciò questa conifera, e la sua versione addobbata, meritano uno spazio tutto loro e allora partiamo alla scoperta del celebre albero di Natale.
Un’usanza antichissima. Durante la festa romana dei Saturnalia spesso si decoravano le case con rami di arbusti prelevati dal bosco e si appendevano sugli alberi all’esterno ornamenti di metallo che rappresentavano il dio Saturno o la divinità protettrice della famiglia (si ricordi che anche la corona d’alloro era speciale per il suo essere un sempreverde). Gli antichi egizi non avevano purtroppo alberi sempreverdi, ma possedevano le palme (simbolo di risurrezione e rinascita). In occasione del solstizio d’inverno le fronde delle palme erano portate nelle case per ricordare il dio risorto Osiride. Anche a nord le prime tribù germaniche decoravano alberi con frutta e candele per il solstizio, questa volta in onore di Wodan/Odino.
Simbolo pagano in una festa cristiana. Come s’inserisce questa tradizione pagana nel Natale stesso che è, per sua stessa natura, una festa cristiana? In effetti, ci sono alcune correnti che obiettano che non si dovrebbe decorare un albero per celebrare la nascita di Gesù (il profeta Geremia avvertì i suoi seguaci di non abbattere un albero, portarlo in casa e coprirlo con palline, poiché questa pratica mediorientale era intrinsecamente pagana). In tempi più recenti, persino Cromwell si scagliò contro usanze e simboli come i ceppi di Yule, gli alberi di Natale e il vischio sostenendo che tali consuetudini profane dissacravano un giorno che dovrebbe essere sacro.
Personalmente, ritengo che -essendo stati per molto più tempo pagani anziché cristiani- difficilmente certe tradizioni potranno essere estirpate dal periodo natalizio, anche solo per il valore archetipico che rappresentano più o meno consciamente per ognuno di noi!
Cronaca di un successo annunciato. Tratto dal sito di Valdesina: “secondo alcuni, l’abete legato alla tradizione del Natale nasce a Tallinn in Estonia, nella metà del 1400. Ma il primo documento che ne parla risale all’inizio del 1600 e racconta dell’uso degli abitanti di Strasburgo di decorare un abete con rose di carta colorata, mele, biscotti e dolci. Durante il 1600 la tradizione era già molto viva anche nella Germania protestante e nel 1800 l’albero di Natale abbelliva le sale delle principali corti europee. In Italia pare che il primo albero di Natale apparve nella scuola evangelica maschile di Torino nel 1855. L’usanza poi si diffuse in fretta nelle chiese valdesi delle valli e alla fine dell’Ottocento la Regina Margherita, che aveva al suo servizio delle istitutrici valdesi, fece allestire l’albero di Natale al Quirinale”.
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