Il Natale oggi ha un grandissimo peso economico, oltre che spirituale: si celebra, ma in tutto il mondo si spende anche (e si guadagna, naturalmente)… in realtà si tratta di una consuetudine piuttosto recente, sviluppatasi circa negli ultimi due o trecento anni. In molti associano i regali natalizi ai doni che i Re magi portarono a Gesù, ma quest’ultimi non erano certo i soli.

Due millenni e più di regali. La tradizione di fare regali in questo periodo si ritrova per esempio nella cultura di Roma, quando le persone si scambiavano doni in occasione dei Saturnalia -ne parleremo tra qualche giorno- mentre alla vigilia di San Nicola (6 dicembre) nel Medioevo, le suore francesi offrivano cibo e vestiario ai più poveri. Inoltre, fino all’Ottocento la data in cui le persone si scambiavano i regali per il santo periodo non era il 25 dicembre ma il giorno di Capodanno e si puntava su un solo dono anziché la lunga lista a cui siamo abituati oggi! All’inizio dell’800 i negozi statunitensi iniziarono a pubblicizzare gli acquisti per il Natale e subito dopo i giornali cominciarono ad avere sezioni dedicate allo shopping natalizio (dove, tra l’altro, la faceva da padrone l’immagine di un Babbo Natale paffuto e gioioso)… Di lì a poco ogni negoziante seriamente interessato a incrementare le vendite del periodo, si attrezzò per offrire ai bambini l’esperienza di conoscere Babbo Natale in carne e ossa, usanza ampiamente osservata nei film e nei telefilm americani e abitudine che inizia a prendere piede anche in Italia.

Mica solo Babbo Natale! Noi abbiamo però osservato come la pratica del dono sia in realtà una prerogativa di molte entità extraumane legate al periodo invernale: l’usanza delle calze appese al camino, oggi riempite da Babbo Natale, sarebbe una derivazione degli stivali ricolmi di fieno e paglia lasciati al cavallo di Odino, il quale avrebbe poi provveduto a ricambiare con regali e dolcetti.
Nei paesi nordici sono due figure femminili a offrire doni: Frau Holle e Santa Lucia (una santa che conosciamo bene anche qui in Italia), oppure l’islandese Gryla e la russa Snegurochka. Nemmeno nel periodo immediatamente successivo al Natale mancano mitiche figure generose, abbiamo già ricordato i Magi che portano mirra, oro e incenso a Gesù, ma non dobbiamo dimenticare la nostrana Befana (di cui parleremo quando giungerà gennaio!)…

E un regalino per voi… Infine come avremo modo di osservare la prossima settimana, anche le decorazioni e la pratica di ornare a festa la casa hanno origini antiche e spesso è in quest’ambito che si possono offrire doni speciali, soprattutto se realizzati con le proprie mani.
Alla fine di questo calendario dell’Avvento avrete qualche strumento in più per scegliere consapevolmente il soggetto che accompagna i vostri regali, ma intanto lasciate che vi faccia anch’io il mio dono natalizio: potete scaricare il modello per realizzare due piccole decorazioni che ricordano il pettirosso, lo scricciolo e la leggenda che li riguarda (se ve la siete persa, recuperatela qui!).

Scarica qui il pdf per realizzare i tuoi pettirosso e scricciolo peluches.