La sirena, intesa come creatura femminile con parte del corpo in forma di pesce in quanto residuo culturale della donna-serpente, ha un suo corrispettivo maschile in ambito europeo?
Forse sì, nel personaggio mitico del mezzo uomo e mezzo cavallo, il centauro.
(Che pure, ha vede la sua sincrasia mitologica nell’ittiocentauro, un essere marino dal busto di uomo e il corpo di pesce).

centàuro s. m. (raro il f. –a o –éssa) [dal lat. centaurus, gr. κένταυρος]. – Figura biforme della mitologia greca (il cui nome deriva dal capostipite Centauro, figlio di Issione), partecipe della natura del cavallo (le quattro zampe e la groppa) e dell’uomo (dal bacino in su), che, secondo la leggenda, viveva sui monti della Tessaglia. Enciclopedia Treccani

Antichi borderliners. Il legame del cavallo con la montagna non ci deve stupire. Se, da un lato, il centauro più celebre -e per questo archetipico, ovvero Chirone- è spesso raffigurato in quel corteo di personaggi affatto civilizzati come Pan, Dioniso e le Ninfe noti abitanti e frequentatori degli ambienti boschivi lontani dalle leggi della polis, non scordiamoci il carattere tellurico di questo animale.
Emblema dell’antico dio del suolo Poseidone, prima che venisse declassato dal fratello Zeus al rango di divinità del mare e delle acque, il cavallo mantiene il suo profondo (è proprio il caso di dirlo) legame con il terreno e il sottosuolo in quanto essere psicopompo e in grado di accompagnare i defunti nell’Oltretomba.

Dal Paleolitico con affetto. E proprio il mondo sotterraneo sembra confermare l’importanza di questo animale nel pensiero umano da, quasi, sempre. Il cavallo risulta infatti essere l’animale più raffigurato in assoluto nell’arte parietale delle grotte dell’area franco-cantabrica; non solo, è anche quello che ha resistito maggiormente ai mutamenti simbolici, conquistando il primato già al momento della comparsa dell’arte in grotta e mantenendolo per tutto il Paleolitico superiore, seppure in maniera non sempre costante (esistono siti che lo vedono protagonista e altre che quasi lo ignorano).
Una popolazione dedita alla caccia ha prodotto raffigurazioni estremamente riconoscibili, e ciò permette di immaginare i cavalli dell’epoca simili agli attuali przewalski, ma il tipo di sostentamento degli umani paleolitici ci fa sospettare un fatto curioso: pur rappresentandolo spesso e, tenendolo dunque decisamente da conto, la dieta principale non era a base della sua carne. Che esistesse una qualche forma di tabù alimentare sul cavallo?

Centauri punk. Tornando ai centauri greci, di cui esistono anche le compagne centauresse, essi non hanno però nulla in comune con il leggendario Chirone, saggio istruttore di eroi. Appaiono infatti come creature barbare, abitatori di montagne e foreste, divoratori di carne cruda e fatalmente attirati dal vino, bevanda che amano ma che non reggono assolutamente; esseri rozzi, dal carattere focoso, possiedono armi rudimentali e sono generalmente dediti al “rapimento” (un modo carino per indicare che erano stupratori seriali). Il loro legame con Dioniso, Poseidone e l’Oltretomba -nonché il fatto che il loro progenitore Issione rappresenti uno sfidante al potere di Zeus- ce li fa immaginare come simboli di un tempo storico caratterizzato dalla soppressione violenta del culto della Dea e l’inizio della supremazia delle divinità maschili, senza ancora un pantheon definito e fisso come quello olimpico.

Papa was a rolling stone. Proprio la vicenda di Issione può aprirci una via d’indagine: dopo essersi macchiato dell’ignobile crimine di aver ucciso un proprio famigliare, il re Issione non trova pace e l’unico disposto a purificarlo dall’infamia è il dio Zeus. Per farlo rinsavire gli offre dell’ambrosia che renderà Issione immortale, ma questi, anziché mostrarsi grato, s’innamora della divina sposa Era, arrivando a unirsi carnalmente ad un’ingannevole nuvola modellata con le fattezze della dea. Da quest’unione nascerà la stirpe dei Centauri, ma sarà anche la condanna eterna del re: essendosi visto tradire nella fiducia, Zeus deciderà di costringere Issione a solcare per sempre il cielo su una ruota infuocata rotante.

Sul carattere solare di questa ruota infuocata rotante che solca perpetuamente il cielo, avremo modo di parlare più avanti, quando accosteremo il centauro/cavallo alla sua nemesi lunare, il toro.

Puoi vedere come ho realizzato la foto di copertina per questo post qui: Monsù Centauro!

Per approfondire.
Per una suggestione sul simbolismo del toro, c’è il precedente articolo: Nel tempio del dio Toro lunare.
Per scoprire un’antichissimo cavallo graffito in Italia torniamo insieme ai Balzi Rossi.
Sulla sirena, ho scritto moltissimo… si può partire da Le sirene: un patrimonio italiano di cui non ci vantiamo abbastanza.