Lo scorso 2020 -che anno, ragazz*!- mi sono buttata in quest’impresa del calendario dell’Avvento. Lo so, ce ne sono già tanti e di certo anche più professionali in giro sul web. Però mai come dal 2020 abbiamo tratto l’insegnamento che se sentiamo di voler/dover fare una cosa, al diavolo, buttiamoci! Perciò mi sono imbarcata in quest’impresa: ho passato serate nel letto a postprodurre immagini, abbiamo comprato dolcetti e sfornato dessert come props per le foto (ok, questo non è stato tanto male), abbiamo raccolto e portato a casa rami, bacche, ceppi, foglie… i bambini hanno osservato, aiutato, assaggiato… spero abbiano imparato. Io senz’altro l’ho fatto: che ci crediate o no, non sono mai stata una grande amante del Natale, ma forse ora che ho appreso più cose sulle tradizioni e le usanze di questi strani giorni, li affronterò diversamente. Il nostro è un calendario dell’avvento secchione e un po’ nerd, ma se mi leggete sapete bene che la curiosità è il nostro spirito guida, e quindi: buon Calendario dell’Avvento 2021!

Cosa vuol dire avvento. Partiamo dalle basi: avvento significa “arrivo”, “venuta” e indica il periodo di quattro settimane che precede il Natale… per i cristiani questo è il tempo dell’attesa, chiamato appunto Avvento, della nascita di Gesù Cristo.
Si tratta certamente di un momento importante per l’umanità, non solo perché in questo periodo si svolgono altre importanti festività come il Diwali indiano e l’Hannukah ebraico, ma anche perché il Natale è diventato un momento di sincretismo religioso europeo, facendo convergere in questa celebrazione anche le antiche feste latine dei Saturnalia e lo Yule del Nord Europa… con l’affermazione della cultura occidentale nel resto del mondo, oggi in ogni parte del globo si conoscono, e magari si festeggiano a modo proprio, le ricorrenze natalizie. E, a prescindere dalle motivazioni, fare festa è sempre positivo per le comunità umane!
Tra le abitudini più diffuse troviamo tradizioni del tutto cristiane, come l’allestimento del presepe (si dice che il primo fu allestito da San Francesco a Greccio con persone reali!), accanto ad altre di origine pagana, come l’addobbo dell’albero di Natale e l’installazione di luminarie (che un tempo erano candele).

La corona dell’Avvento. Le candele fanno parte della tradizione cristiana della Corona dell’Avvento: un anello di rami di abete, o altro sempreverde, con intorno i quattro ceri dell’attesa: ogni settimana, di domenica, ne viene accesa una. La particolarità consiste nel colore di queste candele; le prime tre sono infatti viola, colore simbolo per l’attesa di Gesù, mentre l’ultima vuole essere più gioiosa ed è quindi in un tono più chiaro, il rosa. Nel giorno di Natale, a festeggiare finalmente la nascita e la letizia, le candele colorate vengono sostituite con quattro bianche.
Quest’usanza sarebbe nata nel Natale del 1833 in Germania per mano del pastore di una casa per orfani che avrebbe escogitato un modo per coinvolgere i bambini nell’attesa dei giorni di festa: avrebbe appeso a un grande lampadario, decorato con rami di pino, una candela per ogni giorno che li separava dal Natale e la sua idea piacque a tal punto che in molti decisero di adottarla, ma su scala più piccola e con un numero ridotto di ceri, uno per ogni domenica d’avvento.

Il calendario dell’Avvento. Già, perché l’Avvento tecnicamente inizia la quarta domenica prima del Natale, di solito tra il 27 novembre e il 3 dicembre, a seconda del giorno in cui cade il 25 di dicembre quell’anno. Perché allora i nostri calendari dell’avvento iniziano tutti il I° dicembre? Anche l’origine di questa tradizione è da ricercarsi nella Germania protestante: all’inizio del ‘900 un editore, memore dei suoi ricordi d’infanzia quando la madre gli preparava 24 sacchettini con biscotti speziati da scartare prima del giorno di Natale e tenere così il conto del tempo, ebbe l’intuizione di produrre un calendario cartaceo con delle finestrelle che si aprivano su disegni ogni giorno diversi, che si potevano anche ritagliare e assemblare in soggetti religiosi (angeli e Gesù bambini).
Prima dell’avvento (è il caso di dirlo!) di cioccolatini e giocattoli nelle caselle del calendario, la grande rivoluzione -imposta dalla necessità di avere un prodotto industriale che non dovesse cambiare ogni anno in base allo slittamento della data del Natale- avvenne con l’abitudine di considerare l’Avvento dal primo giorno di dicembre, ma i più attenti ci diranno che la ricorrenza corretta è la prima delle quattro domenica che precedono il 25… quindi, quest’anno, precisamente il 28 novembre!