Dopo aver analizzato la scorsa settimana alcuni dei vegetali più noti del periodo natalizio, andremo ora alla scoperta di gusti e odori legati al natale. I dolci fruttati sono diffusissimi, lo abbiamo visto ieri, ma non sono da meno quelli speziati: vaniglia, cardamomo, noce moscata, chiodi di garofano la fanno da padroni. Ma perché e da quando?

Calda cannella. La cannella è una spezia calda e ardente che potrebbe per questo essere associata al sole. Comunemente viene usata per portare fortuna e prosperità, ma in realtà è stata utilizzata in vari modi per migliaia di anni: gli imbalsamatori dell’antico Egitto la usavano per preparare i corpi per il loro viaggio nell’aldilà circa duemila anni fa; i romani, che la ritenevano sacra e gradita agli dei, la bruciavano nelle cerimonie funebri;viene menzionato anche nell’Antico Testamento, come ingrediente nell’olio dell’unzione. Molto difficile da trovare durante il Medioevo, i nobili europei si assicuravano di servirla alle feste per ostentare la loro ricchezza e far sapere agli ospiti che non si era lesinato sulle spese. Successivamente, divenne un fulcro del commercio delle spezie che portò, tra l’altro, alla scoperta del Nord America da parte degli esploratori bianchi per rendersi indipendenti dai commercianti arabi che avevano fama di esportare quella di migliore qualità: la cannella nel Medioevo non era solo uno status symbol ma era particolarmente utile per la conservazione le carni durante l’inverno. Per mantenere il monopolio sul commercio della cannella e giustificarne il prezzo esorbitante, i commercianti arabi tessevano storie colorate per i loro acquirenti su dove e come ottenevano la spezia di lusso.
In verità è ottenuta dalla corteccia di un albero sempreverde alto fino a 15m nativo dello Sri Lanka (e introdotto poi in diversi paesi tropicali); a noi occidentali piace utilizzata nei dolci di frutta, specie di mele e accostata al cioccolato, è protagonista delle ricette tradizionali di Natale: pan pepato e biscotti su tutti (e fra questi ultimi celebri, sono ormai gli omini di biscotto, che alla cannella fanno sposare lo zenzero).

Piccante e dolce zenzero. Lo zenzero è una radice originaria di India e della Cina, apprezzato sin dall’antichità per le proprietà digestive e antibatteriche; essiccato risulta leggermente piccante, se fresco sprigiona inoltre un odore dolce; candito è ottimo nei dolci natalizi (ma anche da mangiare in purezza!).
Anche se viene menzionato già nella sesta novella dell’ottava giornata del Decamerone come gengiovo in riferimento alla manifattura dolciaria della Firenze medievale, oggi noi tendiamo ad associarlo immediatamente ai Gingerbread Men, gli omini di pan di zenzero di tradizione anglosassone.
Lo zenzero era conosciuto e utilizzato già da greci e romani, ma il pan di zenzero sembra essere nato in Armenia e poi giunto in Europa attraverso la rete dei monasteri a cavallo dell’anno Mille… da lì si diffuse in tutto il continente; l’origine degli omini è invece più oscura: il pan di zenzero si prepara anche in altre festività (Halloween, Pasqua) ma in altre forme. Pare che nel Seicento, a Natale la regina Elisabetta I d’Inghilterra avesse l’abitudine di regalare questi biscotti in forma umana agli ospiti dei suoi banchetti. Nel 1875 venne poi pubblicata una fiaba che aveva per protagonista il Gingerbread Boy, questo il titolo, che decretò per sempre il successo del personaggio (che compare ad esempio oggi nel film d’animazione Shrek).

Stellare anice. L’anice è una delle spezie più antiche, diffusasi dal Medio Oriente al bacino del Mediterraneo e quindi in Europa. Presente in molte cucine, nota e utilizzata già da greci, egizi e romani per insaporire le preparazioni a base di pollo, maiale, verdure la si usava addirittura in piccoli biscotti digestivi; nel Medioevo era diventato un ingrediente presente in numerose ricette di molti paesi.
L’anice stellato viene usato durante le feste anche come elemento decorativo: questo frutto, proveniente da un albero originario della Cina che viene raccolto poco prima della maturazione poi essiccato al sole, appare infatti come una graziosa stella a 8 o a 10 punte dal delicato e persistente aroma mentolato. Analogamente alla cannella ricorda grazie alla sua forma il sole, protagonista delle feste di questo periodo.
Ingrediente fondamentale per i dolci alle spezie, il pane di Natale o i tipici biscotti springerle, non può mancare nel profumatissimo e invernale vin brulé!