Quando all’inizio di questo calendario dell’avvento, ormai svariati giorni fa!, abbiamo osservato la natura storica dei canti natalizi, individuandone l’origine nei riti che vanno sotto il nome di wassailing, avevamo accennato brevemente al fatto che ne esistessero di due tipi: un primo corteo di cantori che visitavano le abitazioni di porta in porta per fare gli auguri e ricevere in cambio piccole ricompense e un secondo tipo noto come Apple Wassailing, quando ci si recava in visita al frutteto perché la cerimonia fosse di buon auspicio per il raccolto di mele dell’anno successivo.

La visita al frutteto. Avevamo già osservato come il wassailing tradizionale fosse una cerimonia benaugurale di visita alle abitazioni del villaggio che prevedeva l’esecuzione di canti e attorno a cui ruotava il consumo del wassail, una bevanda natalizia calda a base di sidro e spezie. Si evince subito lo stretto legame tra l’usanza di bere sidro e il pregare per i frutteti, giacché senza mele non si può produrre la bevanda! Soprattutto nell’Inghilterra meridionale, dove sono situate le principali contee produttrici di sidro, la cerimonia si svolge ancora -per tradizione o per rievocazione- solitamente nell’antica Dodicesima notte (che cade nell’odierno calendario il 17 gennaio) e nel corso della quale si canta e si beve alla salute degli alberi, perché essi possano prosperare.

L’Apple Wassailing. Al fine di risvegliare i meli da sidro e allontanare gli spiriti maligni, la folla cerca di fare molto rumore e non esita a sparare qualche colpo di fucile a salve. Di solito i presenti sono guidati nella processione da un frutteto all’altro da un re e da una regina e quest’ultima è anche incaricata di appendere ai rami dell’albero più grande o più vecchio dei pezzi di pane imbevuti di sidro che nutriranno e rallegreranno gli spiriti buoni, generalmente identificati con i pettirossi. Curiosamente in alcune contee al posto della regina del wassail è un giovane, che viene per l’occasione nominato Tom Tit (“tit” in inglese significa cinciallegra), ad appendere l’offerta ai rami… ma dopotutto l’Inghilterra è anche terra d’origine della leggenda dello scricciolo e del pettirosso, perciò non dovremmo stupirci di queste personificazioni aviarie!

Dedica all’Uomo del melo. Prima di dirigersi al prossimo frutteto, i wassailers pronunciano un incantesimo, come ad esempio:
Here’s to thee, old apple tree,
That blooms well, bears well.
Hats full, caps full,
Three bushel bags full,
An’ all under one tree.
Hurrah! Hurrah!

(Ecco a te, vecchio melo, / Che fiorisce bene, fruttifica bene. / Cappelli pieni, cappucci pieni, / Tre sacchi pieni, / E tutti sotto un solo albero. / Urrà! Urrà!).
La personificazione dell’albero da sidro si ritrova inoltre in una leggenda del Somerset che vede protagonista l’Apple Tree Man, lo spirito del melo più vecchio dell’appezzamento, che contiene in sé la fertilità del frutteto stesso e al quale bisogna rendere i giusti omaggi. Secondo il racconto popolare del posto, un giorno un uomo offrì all’Apple Tree Man la sua ultima tazza di sidro caldo e venne da questi ricompensato per la sua generosità scoprendo un tesoro nascosto proprio in mezzo agli alberi da frutto!