Se la quercia è l’albero di Giove, il noce lo è di Diana.
Pianta profetica legata al mondo notturno, collegata alla luna, alle acque e alla femminilità… tutti attributi ancestrali della dea Artemide.
Le sacerdotesse del culto del Noce erano chiamate cariatidi (oggi il nome si riferisce alle statue femminili) e erano solite svolgere danze sacre attorno a quest’albero.
In Italia e in Europa il loro ricordo ha dato vita a molti racconti di streghe che tenevano i loro sabba sotto questi alberi.
Il frutto del noce è simbolo di ricerca interiore perché si deve passare dall’amarissimo mallo e dal coriaceo guscio prima di giungere all’unica parte commestibile della noce. Il numero delle parti che lo compongono (mallo, guscio e gheriglio) è uguale a quello delle fasi della vita della donna e della Dea (vergine, madre, vecchia).


INFO
Info tecniche:

  • realizzata in panno, imbottitura sintetica, perline e pittura acrilica
  • dimensioni > altezza 15cm
  • manutenzione > spolverare all’occorrenza con una spazzola adesiva
  • NON È UN GIOCATTOLO

    Come viene fatta: interamente cucita a mano, a partire da un disegno originale realizzato da me e ispirato alla natura, ai suoi spiriti vegetali e alla mia infanzia trascorsa nei boschi.
    Gli elementi principali del pupazzo sono l’abito realizzato con due diversi tessuti (feltro e tessuto di cotone) tinti a mano da me quest’estate con mallo di noce e la vera mezza noce sulla fronte della bambola.